Una trentina di anni fa studiava cinese chi era maoista e credeva nel Libretto Rosso.
Una ventina di anni fa studiava cinese chi era stato travolto dalla New Age e dalle religioni orientali.
Una decina d'anni fa studiava cinese chi voleva considerarsi "un personaggio", e poter dire, durante una conversazione tra sconosciuti, "sono un SINOLOGO", parola sconosciuta ai più ma che a sentirsi non sembra essere niente di negativo, ma anzi incute soggezione. Oggi studia cinese chi pensa che sia la "lingua del futuro", che può consegnare le chiavi per un lavoro sicuro. Ma è davvero così?
Quando mi sono iscritto al Dipartimento di Orientalistica dell'Università di Torino, a studiare cinese eravamo ancora in pochi, davvero pochi. Era il 2003 e la Cina era entrata nel WTO ancora da poco, troppo poco. Diciamo che studiare cinese per ragioni professionali era più una scommessa, che però sembrava facile da vincere. Ed infatti dopo solo alcuni anni la Cina è diventata la realtà economica che oggi è sotto gli occhi di tutti. Mi ricordo che quell'anno ci immatricolammo in ottanta circa, di cui poi solo appena venti, se non di meno, hanno completato gli studi.Oggi invece, sono più di cento gli immatricolati ogni anno ai corsi di lingua cinese a Torino, e corsi di lingua cinese proliferano in tanti, sempre più atenei.
Ma perchè imparare il cinese? Davvero apre le porte al mondo del lavoro?
Basterebbe dare un'occhiata veloce agli annunci di lavoro, per rendersi conto che la risposta è NO.
Si cercano docenti di lingua cinese che tengano corsi di 40 ore spalmate in due mesi, il chè vuol dire uno stipendio che non basta nemmeno a pagare una rata del riscaldamento. Si cercano commessi da assumere a tempo determinato con contratto di apprendistato. Si cercano impiegati da inserire nel reparto vendite o acquisti. Insomma, niente di interessante! Non si tratta di impieghi che offrino una carriera, nè stipendi esagerati, nè tantomento di lavori che garantiscano una parziale stabilità. Inoltre, in tutti i suddetti casi sono sempre favoriti i madrelingua. Ma allora perchè soffrire per apprendere una delle lingue più difficili al mondo? Per ottenere cosa?
Inoltre, l'esperienza diretta sul campo mi ha dimostrato che la comunicazione via email con le grandi aziende cinesi avviene in inglese, e lo stesso i meeting per la negoziazione di un contratto, gli incontri in fiera. Quindi, qual è la necessità di apprendere il cinese? Il mio stesso docente di lingua cinese a Torino, il mitico Mao Wen, quando avevo solo ventanni mi disse: "I businessmen cinesi parlano inglese, a che vi serve imparare il cinese? per parlarlo con chi?" Mi dispiace ammetterlo, ma aveva ragione...
Ma allora, se sei un laureato in lingua cinese, o uno studente di lingua cinese, o un possibile futuro learner, cosa te ne farai del tuo cinese? Come puoi renderlo un'arma vincente, il cosiddetto "asso nella manica"?
Te lo spiego nel prossimo articolo...
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