I turisti cinesi differiscono per abitudini e cultura dai giapponesi e ancor di più dagli americani-europei. Pertanto, una guida che accoglie i turisti cinesi dovrebbe prestare attenzione ai loro interessi, al loro senso dello humor, al loro galateo e alle loro aspettative verso l’Italia. Ho intervistato tre accompagnatrici taiwanesi (Jingfang Lin, Yuxuan Chen e Xiuwei Yang) che lavorano da diversi anni con l’Italia, e gli ho chiesto quali suggerimenti si sentirebbero di dare alle guide italiane che accolgono turisti cinesi. Ordino di seguito nove tips che credo siano strategiche per una guida che lavora con i turisti cinesi.
I cinesi hanno delle nozioni di storia romana e rinascimentale, mentre ignorano completamente la storia d’Italia. Pertanto, una guida turistica per tener vivo l’interesse dei turisti cinesi dovrebbe quando è possibile fare riferimento ai summenzionati periodi storici di cui il turista cinese si sente “partecipe”. Nel caso di una guida che lavora in città che non sono Firenze o Roma, nel fornire dati storici dovrebbe sempre tener conto di quanto poco conosca il suo uditorio, edevitare di perdersi in troppi dettagli, nomi e date che seppure importanti per una città, sono del tutto privi di significato ed interesse per un turista cinese. Sarebbe meglio presentare la storia come un racconto coinvolgente e un pò “gossipparo” di eventi, piuttosto che come l’elenco di personaggi e date.
Ai cinesi piace essere coinvolti attraverso domande e battute umoristiche, ma attenzione ad evitare battute che intacchino il loro orgoglio nazionale, o relative all’aspetto fisico, ai vizi-difetti tipici dei cinesi, alla politica e alla religione. Noi italiani scherziamo a cuor leggero dei nostri vizi e difetti, dei politici, di alcuni personaggi storici, del papa e dei preti, dei carabinieri, ecc, ma i cinesi non fanno altrettanto, al contrario considerano tale condotta inopportuna e irrispettosa.
Il cinese vuole percepire il famoso “calore” italiano, ma attenzione al linguaggio del corpo: alcuni gesti potrebbero essere fraintesi, e soprattutto sguardi e contatto fisico potrebbero destare sospetti o considerati inopportuni, o addirittura essere visti come molestie. Pertanto sempre meglio evitare per le guide di sesso maschile di fare complimenti alle donne cinesi, evitare ammiccamenti anche se innocenti, e mantenere una debita distanza riducendo al minimo il contatto fisico, a meno che non sia l’altra parte a ricercarlo.
Argomenti di interesse per i turisti cinesi: la gestualità degli italiani, la moda, la vita quotidiana (stipendio, affitti, relazioni familiari e di coppia, rapporti di amicizia), la gastronomia (quella che loro conoscono: spaghetti, gelato, vino, olio, caffè, formaggi...), i prodotti tipici (dove comprare cosa), la mafia, il calcio, l’opera, l’arredamento e il design, il senso estetico, ecc...
Per destare l’interesse dei cinesi, il metodo ideale è proporre continuamente dei confronti culturali, partendo dal loro mondo, dalle loro tradizioni e abitudini, dalla loro storia, insomma da ciò che loro conoscono per poi presentare l’Italia e gli italiani. I confronti culturali non dovrebbero essere denigratori, ma far emergere differenze e somiglianze dei due popoli, e sottolineare e spiegare quelle abitudini italiane che potrebbero essere cosiderate “strane” dai cinesi (per esempio, i cinesi considerano incomprensibile che una donna italiana “sprechi” una due ore di tempo per preparare un pasto!). Ergo, la guida per intrattenere efficacemente il turista cinese deve conoscerne affondo oltre alla lingua, anche la cultura, le tradizioni e le abitudini quotidiane.
I cinesi considerano la nostra cucina di alta classe, ma attenzione: non tutti sono amanti dei formaggi, delle olive, del prosciutto crudo, ecc... Quindi, introdurre sempre un piatto quando si prevede possa essere lontano dai loro gusti, prepararli alla degustazione, e soprattutto ricordarsi che un piatto per cui noi andiamo matti non necessariamente possa piacere a tutti.
Fare riferimento a luoghi, personaggi storici o dello star-system cinesi può avvicinare e far sentire il cinese come a casa.
Non essere avari di lodi, al contrario elogiare sempre il cinese e il suo Paese, in quanto tale condotta non è vista dal cinese come ipocrita o adulatrice, ma come educata e rispettosa.
Collaborare spalla a spalla con l’accompagnatore del gruppo, indicargli prima dell’inizio della visita quale sarà la durata e il percorso da seguire. Inoltre, sarebbe strategico prima dell’inizio della visita, chiedere all’accompagnatore delle informazioni sul gruppo, sul loro background, sui loro interessi, ecc.
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