Basta leggere i blog o i diari di viaggio pubblicati dai cinesi che sono stati in Italia, oppure intervistare chi viene spesso in Italia per lavoro o vacanza, o chi ha studiato per lunghi periodi in Italia per capire come ci vedono i cinesi, per accorgersi che hanno una visuale delle cose molto diversa dalla nostra.
Per il cinese l’Italia è il luogo dove il tempo e la vita scorrono lenti, la patria dello slow-life (慢活 “mànhuó”) e dello slow-food (慢食 “mànshí”). Dove non si lavora, se non per provvedersi il necessario per sopravvivere e per pagarsi un caffè con degli amici in uno dei tanti locali all’aperto di fronte alla bellezza di un edificio ottocentesco, o di una chiesa barocca o di un’elegante piazza. L’Italia è il luogo dove innamorarsi e godere alla vista di uomini in eleganti e attillati abiti Armani e scarpe Ferragamo, e donne ben truccate e seducenti che sfoggiano l’ultima borsa Prada. Ma anche il paese delle mamme che fanno la pasta fresca in casa, del fornaio e del pizzaiolo, del gelatiere e del viticoltore. Il luogo ideale per una passeggiata romantica in una città ricca di storia, o percorrendo un lungomare con delle caratteristiche bancarelle qua e là. L’Italia per i cinesi è anche arte, ma non è questo che vengono a vedere, a parte alcune eccezioni. Sono molti i blogger che suggeriscono i turisti autonomi di fuggire dai musei, o di limitarne la visita solo a quelli più famosi, e non “sprecare” troppo tempo nei luoghi di interesse storico-religioso, ed invece vivere all’italiana nei mercati rionali, nei caffè e nelle trattorie, nei borghi e nelle stradine del centro. In fondo, non occorre volare fino in Italia per conoscerne l’arte, che può essere raccontata da un buon libro o ancora meglio da un sito web, o da un documentario. Al contrario, non si può non recarsi fisicamente in Italia per assaporarne il cibo, provare la grandiosità di una passaggiata a Roma, la romanticità di una serata passata sul piazzale Michelangelo a Firenze, o l’eccitazione di una partita di calcio a Sansiro, la regalità di una chiacchierata in un caffè storico torinese, l’euforia dopo aver fatto shopping in via dei Condotti tra tutti i più grandi marchi, ecc. È la quotidianità del tanto invidiato Italian Lifestyle che ricerca il turista cinese.
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